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Visualizzazione dei post da settembre, 2013

L'ITALIA E L'ACCANIMENTO TERAPEUTICO

Tutti coloro fortemente convinti del fatto che l’Italia avesse toccato il fondo durante lo scorso autunno, quando il governo  di Mario Monti, dopo avere stremato il paese, si apprestava ad esalare l’ultimo respiro, devono avere ormai compreso come in realtà al peggio non ci sia mai fine ed esista sempre un buco più profondo nel quale sprofondare. L’accanimento terapeutico con il quale il circo mediatico tenta di mantenere in vita il fantasma di Berlusconi, unitamente alle migliaia di pagine dedicate alle diatribe, in perfetto stile mafioso, che intercorrono all’interno del PD ed alla spettacolarizzazione di qualsiasi litigio da bar dello sport che abbia fra i protagonisti qualche esponente del bestiario politico nostrano, dimostrano inequivocabilmente come l’ordine impartito alla scuderia del mainstream sia in fondo uno solo. Nascondere la spazzatura sotto il tappeto ed inebetire il cervello (o quel che ne resta) degli italiani con un chiacchiericcio petulante, commisto ad alte do

CRIMINI PREVENTIVI

Questa ve la devo proprio raccontare perché è davvero gustosa e poi… chi sa, potrebbe anche tornarci utile. Dunque ascoltate, c’è un tale, William Woodward, che abita in una tranquilla cittadina – si dice sempre così, prima che succeda qualcosa di grosso e la tranquillità evapori come la nebbia, no?  – nello stato della Florida, Titusville. Bene, il nostro William invece di fare il barbecue d’ordinanza del   Labor Day   – qui era festa lunedì – o magari schiacciare un pisolino, pensa bene di uscire di casa con la sua bella pistola e di sparare a tre suoi vicini di casa – loro sì stavano facendo l’immancabile barbecue della festa del lavoro – ammazzandone due e ferendo gravemente il terzo. Beh, direte voi, dov’è la notizia? Negli USA c’è solo un giorno all’anno in cui qualcosa del genere non può capitare: il 30 Febbraio… Abbiate ancora un po’ di pazienza, adesso ci arriviamo. Fatta la sua brava strage il nostro William dice candidamente al magistrato che lui l’ha fatto perché questi