Passa ai contenuti principali

DIAMENE


Sottilissimo e flessibile, ma così impenetrabile da fermare un proiettile: è il diamene, il nuovo materiale più duro di un diamante, anche se in forma 'transitoria'. Descritto sulla rivista Nature Nanotechnology, è stato ottenuto nella City university di New York, dal gruppo dell'italiana Elisa Riedo, sulla base di una teoria elaborata dal gruppo del Cuny College di Staten Island guidato da Angelo Bongiorno. Il nuovo materiale potrebbe essere utilizzato per realizzare rivestimenti protettivi e pellicole ultraleggere a prova di proiettile.
I ricercatori hanno voluto analizzare in laboratorio verificare se due fogli di grafene, ognuno dello spessore di un atomo, potessero essere 'indotti' a trasformarsi in un materiale simile al diamante a temperatura ambiente. La 'trasformazione' si è ottenuta con un repentino calo di corrente elettrica. "E' la pellicola più sottile mai realizzata, con la resistenza e robustezza di un diamante", commenta Riedo.
Il primo passo per metterlo a punto è stato verificare i possibili effetti della sovrapposizione di due strati di grafene a forma di nido d'ape, allineati in diversi modi. E' emerso così che è possibile ottenere uno stato transitorio dalla grafite al diamante, che corrisponde al diamene.
"La grafite e i diamanti sono fatti interamente di carbonio, ma i loro atomi sono organizzati in modo diverso. Questo conferisce proprietà diverse come durezzaflessibilità e conduttività elettrica", osserva Bongiorno. Il prossimo passo sarà cercare rendere stabile questa fase transitoria del materiale in modo da pensare a nuove applicazioni.

Commenti

Post popolari in questo blog

LISTA CIVICA"INSIEME PER FALOPPIO" rassegna stampa marzo 2016

IL GRUPPO VOTA   MARIA CRISTINA LOCATELLI

IL CONTATORE DEL DEBITO PUBBLICO

Il debito pubblico (a oggi 2081.167.950.000 di €) Per il mese di agosto 2013 ci sarà un incremento giornaliero di 28.531.105 euro, 330 euro al secondo . Nel corso del 2011 e del 2012 il nostro paese ha contribuito in maniera sostanziale al fondo EFSF (il c.d. fondo “salva stati”) conferendo oltre 20 miliardi di euro nel 2012 (erano 3,1 nel 2011 e 0 nel 2010 – Bollettino statistico bankitalia, pag 11, tav.4, serie S441461M), il grosso dei quali versati a marzo e aprile. Inoltre a ottobre e novembre Banca d’Italia ha rivisto al rialzo le stime del debito dal 1997 al 2005, eseguendo la decisione Eurostat del 31 luglio 2012 che ha previsto  inclusione debiti commerciali PA ceduti a intermediari finanziari con clausola pro soluto.   Quanto vale il debito pubblico italiano? Sebbene il dibattito pubblico non possa prescindere da questo dato, è spesso difficile “visualizzare” cifre tanto grandi., quanto rendere accessibile a tutti la mostruosità del nostro debito pubblico, che po

COSA SUCCEDE QUANDO UN'AZIENDA ITALIANA PROVA A COMPRARE IN FRANCIA

Ecco cosa succede quando un’azienda italiana prova a comprare in Francia: il caso Grafica Veneta. Mentre i francesi si divertono a fare shopping di aziende italiane chiedendo la massima tolleranza, quando accade il contrario si sentono profondamente indignati. Ecco cosa succede quando un azienda nostrana prova ad investire in Francia. Questo è quello che è successo quando l’azienda italiana Grafica Veneta ha tentato (e sta tentando) di acquisire il gruppo francese Cpi, colosso da 3600 dipendenti. L’azienda italiana è uno dei più importanti gruppi grafici a livello europeo e si occupa tra le altre cose di stampare magazine per il   New York Times , il brasiliano   O Globo , lo spagnolo   El Pais   e la russa   Pravda ed è in trattativa per l’acquisto del colosso francese che stampa oltre 500 milioni di libri ogni anno. L’offerta per l’acquisto è di 100 milioni di euro più altrettanti per la ristrutturazione. secondo quanto dichiarato dal Presidente di Grafica Veneta , Fabio Francesc