Le bacche di Goji sono un vero e proprio concentrato di antiossidanti, vitamine, sali minerali ed amminoacidi: questi frutti nutrienti e dal sapore gradevole sono ormai entrati nel panorama della medicina naturale e dei prodotti salutistici. In questa guida approfondiremo le conoscenze sulle bacche di Goji e sulle loro caratteristiche nutrizionali, dando voce anche agli studi scientifici compiuti in ambito medico.
Le bacche sono prodotte da una pianta il cui nome scientifico è Lycium barbarum. Sono chiamate anche “Frutto della Longevità” dal momento che, da più di mille anni, vengono utilizzate dalle popolazioni asiatiche come un alimento estremamente nutriente, ricchissimo di sostanze antiossidanti ed in grado di rinforzare il sistema immunitario.
Il Lycium barbarum e le sue bacche
Il Lycium barbarum è una pianta originaria di una vasta zona del continente asiatico e più precisamente di Tibet, catena montuosa dell’Himalaya, Mongolia e province cinesi del Ningxia e dello Xinjiang.
La pianta del Goji si presenta come un arbusto deciduo in grado di raggiungere i tre metri di altezza, che produce fiori di color lavanda o violetto. Le bacche di Goji si presentano come delicati frutti di colore rosso che maturano da agosto ad ottobre, con diametro di 1-2 centimetri e contenenti sino ad una sessantina di piccoli semini gialli.
Il maggior produttore mondiale di bacche Goji è la Cina che, nel 2004, ha generato un export pari a circa 120 milioni di dollari. Nel paese asiatico sono più di 80.000 gli ettari coltivati a Goji, che annualmente assicurano un raccolto di circa 95.000 tonnellate di prodotto.
Leggenda delle bacche di Goji
Una curiosa storia, ammantata di leggenda e tramandata nei secoli, riguarda la scoperta delle bacche di Goji e delle loro straordinarie proprietà. Sembra che a cavallo dell’ottavo e del nono secolo d.C., per la precisione all’epoca della dinastia Tang, un pozzo d’acqua accanto ad un tempio buddista tibetano fosse attorniato da piante di Lycium barbarum, le cui bacche talvolta cadevano nell’acqua. Gli abitanti della zona, durante i loro pellegrinaggi presso il tempio, erano usi dissetarsi con l’acqua di questo pozzo e godevano di una salute invidiabile: molti di loro, nonostante fossero in età avanzata di oltre gli ottant’anni, avevano ancora una dentatura in ottima salute e sulla loro testa non cresceva nemmeno un capello bianco. Da qui nacque la leggenda riguardante il Goji e le sue bacche, veri e propri elisir di giovinezza dalla proprietà considerate quasi magiche.
Ecco come il poeta cinese Liu Yuxi (772-842 d.C), nella sua poesia “Il Pozzo della Giovinezza”, descrive così le straordinarie proprietà del Goji:
“Un pozzo d’acqua fresca si trova dietro il tempio dei monaci,una sorgente cristallina alimenta il pozzo e l’acqua possiede grandi poteri,foglie verde smeraldo crescono lungo il bordo,le bacche color rosso intenso brillano come rame,i rami vigorosi come un bastone da passeggio,la vecchia radice dalla forma di cane auspica buona fortuna,il Goji nutre il corpo e lo spirito,bevi dal pozzo e godi di una lunga vita.”
Arrivo in Europa e marketing
La pianta di Goji venne introdotta in Europa verso il 1730 per merito del Duca di Argyll, potente signore scozzese che la battezzò il con il nome di Albero del Tè del Duca di Argyll. Questa pianta veniva coltivata per formare siepi, ed è tuttora utilizzata soprattutto in alcune zone costiere del Regno Unito; le sue bacche rosse sono apprezzate dal punto di vista estetico e per via della loro attrattività per gli uccelli.
Queste bacche vengono definite come “superfrutto”, un termine tipico del marketing commerciale (e non scientifico) che si riferisce a prodotti dalle eccezionali doti nutrizionali. Naturalmente si potrebbe obiettare che tutte le tipologie di frutto presentano caratteristiche ottime, quindi questo termine deve essere considerato come fuorviante. In questi ultimi tempi le bacche di Goji costituiscono un prodotto molto di moda, salito alla ribalta delle cronache per via di massicce operazioni di marketing che prevedono come testimonial personaggi famosi dello spettacolo e non solo. Nei paragrafi successivi cercheremo tuttavia di approfondire il discorso da un punto di vista scientifico ed obiettivo.
Effetti benefici
Le popolazioni asiatiche conoscono da millenni gli effetti benefici sulla salute delle bacche di Goji, che sono ampiamente coltivate e consumate come alimento. Questo prodotto è considerato un caposaldo nell’ambito della medicina tradizionale cinese, dove trova il suo impiego come cura per molti disturbi della salute: nei trattati di medicina antichi e moderni sono moltissimi i riferimenti a questi frutti.
Le bacche di Goji rappresentano un potente rimedio antinvecchiamento grazie alla loro elevatissima concentrazione di antiossidanti. Questi frutti sono inoltre ricchi di carotenoidi(fra cui betacarotene e zeaxantina, che protegge le cellule della retina), proteine e sali minerali (es. magnesio e potassio), e contengono ben 18 amminoacidi diversi dei quali alcuni essenziali per l’uomo (ovvero quelli che l’organismo non è in grado di sintetizzare e perciò devono necessariamente essere introdotti con l’alimentazione). Le bacche di Goji sono anche ricche in vitamina E, vitamine del gruppo B (B1, B2, B6) e vitamina C, quest’ultima presente in concentrazioni diverse centinaia di volte superiori rispetto a quelle che si trovano nelle arance.
La medicina moderna, grazie alle tecniche accurate di analisi ed alla sperimentazione condotta a livello scientifico, sembrerebbe confermare le potenziali proprietà benefiche delle bacche di Goji al punto che in molti le definiscono nientemeno che come il cibo “più sano esistente sulla Terra”. Grazie alle loro proprietà nutrizionali, le bacche di Goji sono ritenute in grado di contrastare i segni dell’invecchiamento cellulare, di prevenire l’insorgenza di tumori e di rallentare la degenerazione maculare che, in età avanzata, può anche portare alla cecità del paziente. Le bacche di Goji aiuterebbero inoltre a ridare ai capelli un aspetto sano e brillante, possono essere usate come coadiuvante per la lotta ai chili di troppo e stimolerebbero il funzionamento del sistema immunitario; inoltre sembrano essere in grado di diminuire lenausee dei primi mesi di gravidanza e trattare l’infertilità e i casi di disfunzioni della sfera sessuale.
La popolarità delle bacche di Goji ha raggiunto da qualche anno anche il mondo occidentale, e soprattutto quello anglosassone, e la loro diffusione sta pian piano aumentando anche in Italia. La tipologia di prodotto più commercializzata è rappresentata dalle bacche essiccate e dalsucco di Goji, sia in purezza che mescolato con altri succhi di frutta o semplice acqua. Fra gli altri prodotti, molto popolari sono marmellate, tisane, biscotti, snack e barrette energetiche, ed anche pratiche capsule da deglutire con acqua.
Le bacche di Goji non fanno solo bene alla salute, ma hanno anche un sapore moltogradevole: chi le ha assaggiate afferma che assomigliano, per certi versi, ad una sorta di incrocio fra lampone, mirtillo e fragola. Grazie al loro gusto agrodolce queste bacche sono da sempre utilizzate nell’ambito delle tradizioni culinarie di molti paesi asiatici per preparare ricettecome ad esempio bevande rinfrescanti, frullati, salsine, biscotti, torte, ma anche insalate di riso e piatti a base di carne, pesce e verdure. Molto gradevoli sono le tisane alle bacche Goji, che spesso sono mescolate con fiori di crisantemo, oppure i tè aromatizzati con questi frutti come ad esempio alcune varietà di pu-erh. Nei Paesi asiatici si produce addirittura un particolarevino contenente bacche Goji, mentre la tradizione cinese di produzione di una birra alle bacche di Goji è stata ripresa anche da alcuni birrifici belgi.
Evidenze scientifiche
In ambito medico e nutrizionistico esiste un test standard per misurare il potere antiossidantedegli alimenti, detto test ORAC (Oxygen Radicals Absorbance Capacity), acronimo di “Capacità di Assorbimento dei Radicali dell’Ossigeno”. Questo test, eseguito in vitro, non dà una stima esatta degli effetti degli alimenti sull’organismo umano, dato che si tratta di un’analisi chimica; è tuttavia interessante perché permette di confrontare fra loro i contenuti in antiossidanti di vari alimenti e sostanze. Di conseguenza, più è alto il valore del test ORAC, più la sostanza è in grado di distruggere i radicali liberi; i risultati sono espressi in una particolare unità di misura, detta unità ORAC.
Le bacche Goji sottoposte al test ORAC hanno dato risultati davvero interessanti, se confrontate con altri alimenti per eccellenza considerati ricchi in antiossidanti. Gli esperti suggeriscono che ogni persona dovrebbe consumare al giorno almeno 5000 unità ORAC per beneficiare delle giuste quantità di sostanze antiossidanti; sfortunatamente, nella dieta moderna si consuma meno frutta e verdura di quello che si dovrebbe, con la conseguenza che la dieta risulta essere spesso carente di queste sostanze. Per soddisfare il fabbisogno quotidiano di 5000 unità ORAC è sufficiente consumare solo 20 grammi al giorno di bacche Goji (vedi tabella).
Prodotto
|
Punteggio ORAC
|
Grammi/giorno necessari
|
Bacche di Goji |
25300
|
20
|
Cioccolato fondente |
13120
|
38
|
Lampone nero |
7700
|
65
|
Mirtillo |
4460
|
112
|
Melagrana |
3307
|
151
|
Uva passa |
2830
|
177
|
Aglio |
1939
|
258
|
Spinaci |
1770
|
282
|
Fragola |
1540
|
325
|
Broccoli |
880
|
568
|
Bietole |
840
|
595
|
Arancia |
750
|
667
|
Uva rossa |
739
|
677
|
Ciliegie |
670
|
746
|
Cipolla |
450
|
1111
|
Melanzana |
390
|
1282
|
Patata |
300
|
1667
|
Mela |
218
|
2294
|
Banana |
210
|
2381
|
Carota |
210
|
2381
|
Pomodoro |
195
|
2564
|
Anguria |
100
|
5000
|
Cetriolo |
60
|
8333
|
(Fonte: gojijuices.net)
Gli stessi nutrizionisti, tuttavia, tengono a precisare che poiché le sostanze antiossidanti possono essere piuttosto diverse fra loro, è importante che la loro assunzione sia garantita dadifferenti fonti alimentari. Una grande varietà di frutta e verdura è comunque indispensabile per il benessere e la salute e, se le bacche di Goji possono essere d’aiuto, queste certamente non rappresentano la “bacchetta magica” per risolvere i problemi. Frutta e verdura contengono infatti non solo antiossidanti, ma anche fibre, sali minerali ed oligoelementi indispensabili.
È interessante citare uno studio cinese pubblicato nel 2004 (“Immunomodulation and antitumor activity by a polysaccharide-protein complex from Lycium barbarum”) sulla rivista scientifica International Immunopharmacology. Gli scienziati analizzarono gli effetti dei complessi di proteine e polisaccaridi estratti dalle bacche di Goji sul sistema immunitario dei topi, evidenziando come questi estratti avessero la capacità di ridurre in modo significativo l’incidenza di tumori, stimolando il funzionamento del sistema immunitario. Sfortunatamente, però, non esistono evidenze scientifiche convincenti che si possa affermare lo stesso per gli esseri umani.
Un altro studio del 2004, anche in questo caso cinese (“Hypoglycemic and hypolipidemic effects and antioxidant activity of fruit extracts from Lycium barbarum”) e pubblicato sulla rivista internazionale Life Sciences, studiò gli effetti di diverse sostanze estratte dalle bacche di Goji sui conigli, evidenziando come negli animali si riducessero significativamente i livelli diglucosio, colesterolo totale e trigliceridi nel sangue, con un parallelo aumento della frazione “buona” del colesterolo (HDL, High Density Lipoprotein). In un’altra ricerca venne evidenziato come nei ratti affetti da ipertensione le bacche di Goji fossero in grado di ridurre la pressione sanguigna. Anche in questi due casi, tuttavia, si tratta di studi effettuati solo su animali.
Per quanto riguarda la ricerca sugli esseri, umani la documentazione scientifica è più scarsa e, se presente, non è stata pubblicata a livello internazionale. Ad esempio uno studio condotto ad Hong Kong (“Fasting plasma zeaxanthin response to Fructus barbarum L. (wolfberry; Kei Tze) in a food-based human supplementation trial”) e pubblicato sul British Journal of Nutritionevidenziò come la zeaxantina contenuta nelle bacche di Goji fosse ben assorbibile dall’organismo, suggerendone quindi l’utilizzo per contrastare la degenerazione macularesenile. Da notare è che se ne suggerisce l’utilizzo, non che ne siano dimostrati gli effetti positivi.
In conclusione: le bacche di Goji fanno certamente bene, ma prima di definirle un “alimento miracoloso” è bene attendere conferme dal mondo medico e considerare con il giusto spirito critico gli slogan pubblicitari delle aziende che commerciano le bacche di Goji.
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